La novena di Natale non è una liturgia ufficiale della Chiesa rigorosamente regolata nel suo rito e perciò non esiste un unico schema di essa; rientra nelle pie pratiche popolari che affiancano le liturgie ufficiali e aiutano i cristiani ad celebrare la loro fede e esprimere la loro speranza mediante la preghiera e una celebrazione comunitaria. Vengono quindi accolte e promosse dalla Chiesa stessa come pratiche rilevanti e fruttuose della vita di fede dei cristiani.
Articolandosi intorno a testi biblici (le profezie in particolare) e canti ricchi di significato riguardo al Natale del Signore, la novena è diventata nei secoli, uno dei momenti fondamentali della preparazione spirituale al Natale per le comunità cristiane. È sorta proprio dalla fede e della cultura spirituale e liturgica, dall’anima religiosa del popolo piemontese, poi si è diffusa in Italia e nel mondo e molta sentita nelle comunità cristiane di fede e di devozione.
Le origini storiche
Storicamente nacque in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720 per aiutare i fedeli a prepararsi più intensamente a livello spirituale alla nascita di Gesù nei nove giorni precedenti la ricorrenza. Grazie alle missioni popolari portate avanti dai vincenziani, la Novena fu diffusa in Piemonte, e da qui in tutta Italia. Tale diffusione fu facilitata dal fascino del suo canto, dalla semplicità della melodia e anche dal significato globale del rito.
Significato
La celebrazione infatti mette al suo centro la contemplazione e l’adorazione del mistero dell'Incarnazione e della Natività di Cristo in base alle promesse fatte da Dio al suo popolo per mezzo dei profeti e delle attese fiduciose da parte del popolo che si riscontrano nei salmi.
Le profezie della novena di Natale sono essenzialmente tratte da brani del profeta Isaia. In esse è espresso non solo il profondo desiderio messianico dell'Antico Testamento con il desiderio che Dio si faccia presente in mezzo al suo popolo, nella sua storia e nelle vicende della sua vita di ogni giorno, ma in maniera espressiva viene cantata la supplica per la venuta del Messia, il Salvatore promesso e atteso.
Varie sono le metafore che alimentano la gioia e la speranza dell'attesa nella Novena: Gesù verrà come luce (sole di giustizia che mai tramonterà),come pace nel mondo, come rugiada benefica, dolcezza e serenità nei cuori, come Re potente e dominatore universale che metterà a posto la storia tumultuosa dell’umanità incapace di salvarsi da sola. La Novena vuole suscitare un atteggiamento nel credente: entrare nella dinamica del mistero dell’Incarnazione, accogliere Gesù nel cuore fermarsi ad adorarlo attraverso una vita che dà spazio alla concretizzazione del suo ideale evangelico.
La forma della novena
Proprio perché non è una preghiera ufficiale la novena può essere realizzata secondo diverse usanze; pur rimanendo indiscusso il "primato" alla forma tradizionale cioè la melodia gregoriana nata sul testo latino ma diffusa anche nella versione italiana curata dai monaci benedettini di Subiaco, ogni comunità può secondo il suoi bisogni pastorali e i suoi sentimenti liturgici adottare forme più nuove che rispettano la sostanza della novena.
Dal 16 al 24 dicembre si celebrerà la novena nella nostra comunità,
ogni giorno alle ore 21.00 nella chiesa comunale di san Michele.
Il giorno 24 dicembre verrà recitata in chiesa parrocchiale prima della santa messa di mezzanotte nella vigilia del Natale.
Veniamo tutti, prepariamo la nascita di Gesù!