DISPOSIZIONI PER LA BENEDIZIONE DELLA GOLA E L’IMPOSIZIONE DELLE CENERI
Ai Reverendi parroci e alle comunità parrocchiali della nostra Diocesi.
Nel prossimo mese di febbraio ci saranno due ricorrenze in cui la liturgia ci pone di fronte a gesti che implicano una ritualità di prossimità e di contatto con i fedeli: la benedizione della gola, nella memoria di San Biagio, e l’imposizione delle ceneri il mercoledì 17 in cui si inizia, con questo rito, il tempo quaresimale.
Ora, per evitare di creare situazioni di rischio contagio da Covid 19, è opportuno che si seguano queste precise indicazioni:
Si proceda invece in questo modo: al termine della celebrazione eucaristica o della liturgia della Parola, il celebrante, stando davanti all’altare, con le candele incrociate pronunci una sola volta su tutti i presenti, la tradizionale formula tracciando un segno di croce: “Per intercessione di San Biagio, vescovo e martire, il Signore Vi liberi dal male della gola e da ogni altro male. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen“
“Pronunciata la preghiera di benedizione delle ceneri e dopo averle asperse con l’acqua benedetta, senza nulla dire, il sacerdote, rivolto ai presenti, dice una volta sola per tutti la formula come nel Messale Romano: «Convertitevi e credete al Vangelo»,
oppure: «Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai».
Quindi il sacerdote asterge le mani e indossa la mascherina a protezione di naso e bocca, poi impone le ceneri a quanti si avvicinano a lui o, se opportuno, egli stesso si avvicina a quanti stanno in piedi al loro posto. Il sacerdote prende le ceneri e le lascia cadere sul capo di ciascuno, senza dire nulla”.
Casale Monferrato, 18 gennaio 2021 +Gianni Sacchi, vescovo